MARIA SANTISSIMA

MIRACOLI IN ITALIA e SACRE RELIQUIE

EVENTI IN ORDINE CRONOLOGICO

LA MADONNINA DI CIVITAVECCHIA

In un giardino della famiglia Gregori (2-6 febbraio 1995) e poi nelle mani del Vescovo diocesano Girolamo Grillo (15 marzo 1995) si sono susseguite 14 lacrimazioni di sangue in una statuetta della Madonna.

 

Civitavecchia (Roma), LAZIO

MADONNA DELLE LACRIME

Il 29-30-31 agosto e il 1° Settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, ha versato lacrime umane.

 

Siracusa, SICILIA

MADONNA DELLA PIAGA

Era il 3 maggio del lontano 1595. Il frate cappuccino Giacomo da Napoli stava tornando da Nettuno insieme ad un confratello e, giunti al luogo detto “La Madonnella”,  videro un contadino che piangeva. Gli chiesero perché ed egli rispose che due delinquenti avevano tirato i sassi all’immagine della Madonna dipinta su una tavoletta di legno: un sasso aveva colpito la mano sinistra da dove usciva il sangue. I religiosi si avvicinarono al quadro e videro che realmente sanguinava.


Chiesa di Santa Croce al Monte Calvario

Velletri (Roma), LAZIO                            SITO WEB ASSENTE

SANTUARIO DELL'ADDOLORATA

24 aprile 1583: lacrimazione di sangue della sacra immagine della Madonna.

 

Rho (Milano), LOMBARDIA

MADONNA DELLE LACRIME A TREVIGLIO

Il 28 febbraio 1522 giunge a Treviglio la notizia che le truppe francesi muovono da Cremona con l’intenzione di saccheggiare e distruggere la città. La popolazione, perduta ogni speranza umana, pone tutta la sua fiducia in Dio e nella Vergine Maria: le chiese si affollano, si veglia tutta la notte in preghiera.

Verso le ore 8 di venerdì 28 febbraio 1522, l’Immagine della Madonna dipinta sul muro della chiesa di S. Agostino, annessa al monastero delle Agostiniane, incomincia a spargere abbondantissime lacrime dagli occhi e sudore da tutto il corpo.

 

Treviglio (Bergamo), LOMBARDIA

MADONNA DEL SANGUE

29 aprile 1494: Giovanni Zucono accecato dall'ira scaglia una pietra contro un affresco della Madonna prendendola sulla fronte: ne comincierà a sgorgare sangue femminile!

 

Re (Verbania), PIEMONTE

LA DORMIZIONE DI MARIA

Il Sacro Monte di Varallo sorse per iniziativa del Beato Bernardino Caimi, che, di ritorno dalla Terra Santa (alla fine del 1400), volle ricreare in piccolo i luoghi della Palestina.
Al progetto settant'anni più tardi si interessò anche S. Carlo Borromeo, che diede nuovo impulso all'opera e la denominò "Nuova Gerusalemme".
Il complesso degli edifici, una cinquantina è stato costruito nel corso di un paio di secoli. Ogni cappella rappresenta, con affreschi (circa 4.000 figure) e con gruppi di statue (circa 400), scene della vita di Gesù e di Maria. Nella cripta della Basilica del Sacro Monte è conservata la statua-reliquia della Madonna dormiente che secondo la tradizione era venerata nella basilica di Santa Sofia a Costantinopoli.

 

Varallo (Vercelli), PIEMONTE

MADRE DEL BUON CONSIGLIO

Nel 1467, il 25 di aprile, festa di S. Marco, all’ora del vespro, un’immagine della beata Vergine "divinamente" apparve in una parete della chiesa. Secondo un’antichissima e costante tradizione l’Immagine, portata a Genazzano da mani d’angeli e seguita da due pellegrini di nome Giorgi e De Sclavis, proviene da una chiesa di Scutari in Albania, dove era venerata. Ancora oggi questa tradizione, che si tramanda di generazione in generazione, è vivissima presso gli albanesi che, venendo pellegrini al Santuario, invocano Maria con l’antico titolo di "Signora d’Albania".

 

Genazzano (Roma), LAZIO

NOSTRA SIGNORA DI BONARIA

Era il 25 marzo 1370. Una nave, proveniente probabilmente dalla Spagna, si dirigeva verso l’Italia quando, all’improvviso, fu colta da una terribile tempesta. Il capitano, in un ultimo tentativo di salvare almeno gli uomini, ordinò di gettare in mare tutto il carico della nave. C’era anche una grande cassa, di cui s’ignorava il padrone e il contenuto. Fu gettata per ultima. All’improvviso, quasi per incanto, la tempesta cessò. Si cercò di riprendere la rotta prestabilita ma la nave, quasi costretta da forze misteriose, seguì la cassa che, dopo qualche tempo, si arenò sulla spiaggia, ai piedi della collina di Bonaria. In quella cassa vi era una meravigliosa statua della Madonna con il Bambino in braccio e, nella mano destra una candela accesa.

La città di Buones Aires (Brasile) ne prese il nome grazie alla devozione di emigranti sardi (Buenos Aires = buona aria = Bonaria).

 

Cagliari, SARDEGNA

LA LETTERA CON LA CIOCCA DI CAPELLI DI MARIA

In seguito all’opera di evangelizzazione di San Paolo in Sicilia, molti messinesi si convertirono. 

Una loro delegazione partì per la Palestina recando con sé una lettera che consegnarono a Maria, manifestandole la devozione di tutta la città e chiedendole protezione. Maria rispose a sua volta con una missiva in lingua ebraica, riportata in Sicilia legata da una ciocca dei Suoi capelli che si venera tutti gli anni in occasione della festa del Corpus Domini. A imperitura memoria di questa straordinaria corrispondenza la scritta Vos et ipsam Civitatem benedicimus è riportata a caratteri cubitali alla base della stele della Madonnina sul braccio estremo del porto siciliano.


Duomo di Messina

Messina, SICILIA

IL "SANTO ANELLO"

La cattedrale di Perugia custodisce un anello di pietra rara – l’analisi gemmologica del 2004 l’ha determinata come calcedonio, varietà microcristallina del quarzo -, che la tradizione attribuisce senza reale fondamento all’anello di nozze tra Maria e Giuseppe. L'anello risale probabilmente al 1° d. C.


Cattedrale di San Lorenzo

Perugia, UMBRIA