PAPA E ANTIPAPA

LO SCISMA PURIFICATORIO CREATO DA BENEDETTO XVI

LA "MAGNA QUAESTIO" IN 5 MINUTI

"Magna Quaestio: il genio di Benedetto XVI in 12 vignette di Satileaks"

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"DIES IRAE: nient'altro che la verità sulle dimissioni di Benedetto XVI"

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"INTELLIGENTI PAUCA: come Benedetto XVI ha svelato la sede impedita"

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"REDDE RATIONEM: come Benedetto XVI ha salvato la Chiesa di Cristo"

SINTESI DELLA “MAGNA QUAESTIO”

Pressato a dimettersi da poteri forti esterni e in pieno ammutinamento della fronda interna modernista, papa Benedetto XVI ha organizzato, nel febbraio 2013 una Declaratio di “dimissioni” che sembrava una rinuncia, ma che in realtà era canonicamente invalida grazie un sistema di inganno giuridico preparato – probabilmente per l’occasione –  fin dal 1983: un piano anti-usurpazione messo a punto insieme a San Giovanni Paolo II. Infatti, nelle traduzioni dal latino, il Vaticano ha operato delle manipolazioni per mascherare la sua nullità.

 

Papa Benedetto XVI non ha, quindi, mai abdicato validamente e, dal punto di vista canonico, la cosa è stata dimostrata dai giuristi Sànchez e Acosta utilizzando proprio le affermazioni dei canonisti pro- Bergoglio, Mons. Sciacca e Prof. Boni che non hanno mai voluto replicare.

 

Tuttavia, la Declaratio, non era un nonsense, una menzogna: essa diceva la verità e suggeriva in senso sottile, ma logico e coerente, il fatto che Benedetto XVI andasse volontariamente  in “sede impedita”, secondo il canone 412, quando il vescovo è impossibilitato a esercitare il suo potere.

Così, il 28 febbraio 2013, il papa abbandona solo l’esercizio pratico del potere (ministerium), prende l’elicottero,  lascia “vuota” la sede, e NON giuridicamente “vacante” come è stato tradotto.

Benedetto XVI resta quindi quell’unico unico papa in circolazione di cui egli stesso parla da otto anni senza mai spiegare quale. Non è “fuggito davanti ai lupi”: è rimasto al suo posto, fino ad oggi, schermato dietro l’inesistente istituto di “papa emerito” che, da poco lo stesso Vaticano ha ammesso non esistere.

 

Lasciando la sede vuota, BXVI ha fatto sì che essa fosse a disposizione di chicchessia.

Presagendo che l’avrebbero usurpata, con un nuovo conclave abusivo (lui non aveva abdicato e la sede non era vacante) raccomanda nella Declaratio solo che il prossimo papa debba essere eletto da “coloro a cui compete”, cioè da veri cardinali nominati da lui e predecessori e non dall’antipapa Bergoglio.

 

In otto anni, BXVI  ha continuato a fare da “katechon”, trattenitore di Bergoglio, con interventi pubblici per frenare la sua spinta distruttrice del Cattolicesimo, in obbedienza a poteri oscuri e sovranazionali.

 

L’aspetto giuridico della sua non-rinuncia è testimoniato non solo dalle affermazioni dei canonisti pro Bergoglio ma dallo stesso papa Ratzinger che, per tutto questo tempo ha comunicato sottilmente con giochi di parole, enigmi e apparenti incoerenze che celano un significato logico indubitabile per confermare la nullità delle sue “dimissioni”. Il cosiddetto “Codice Ratzinger”, che lui stesso ha tratto dalla antica tradizione giullaresca, conferma in pieno la realtà canonica.

 

“Perché papa Benedetto non parla chiaro?”Non può farlo, in quanto sottoposto a  censura nella sua sede impedita con la quale ha “antipapato” i nemici della Chiesa.

Il suo scopo? Far sì che con questo golpe modernista al quale lui stesso ha facilitato la strada (come facendo passare i nemici su un ponte minato)  si coagulasse tutto il clero eretico-modernista, e diventasse visibile il suo  scopo: distruggere il Cattolicesimo. In tal modo, Benedetto compie quanto aveva dichiarato di voler fare: purificare la Chiesa nel suo insieme, “scismare” i modernisti ed espungerli. Per questo, nell’ultima intervista a Herder Korrespondenz egli parla di “separare credenti da non credenti”. Gli stessi concetti li ribadisce sottilmente nelle lettere al card. Brandmueller.

 

Non avendo abdicato, Benedetto  ha separato per sempre le linee successorie, ha creato due chiese: una papale, la sua, e una antipapale, quella bergogliana.

Il dramma è che se dopo l’uscita di scena di Bergoglio si andrà a un conclave con gli 80 cardinali invalidi nominati da lui, sarà eletto un altro antipapa, come quando nel 1138, dopo otto anni di regno dell’antipapa Anacleto II, succedette l’antipapa Vittore IV. Così, la vera Chiesa perderà la sede, cacciata come un passerotto gettato fuori dal nido spinto via da un piccolo cuculo.

 

Ora, a papa Benedetto non importa se la vera Chiesa dovrà risorgere fuori dal Vaticano, o riprendersi la sede. A lui interessa solo che la Fede sia salva nella sua purezza. La vera Chiesa cattolica, in caso, risorgerà in modo nuovo, all’inizio clandestino, catacombale, come già avvenuto nei primi secoli e come sta già avvenendo.

 

Quindi, oggi, tutto sta nel capire se la Chiesa cattolica, in unione col vero papa, sarà in grado di riprendersi la sede oppure no. E tutto dipende solo dalla verifica canonica sulla Declaratio del 2013 in un dibattito pubblico e trasparente. Alla fine di tutto, nessun cattolico potrebbe opporsi a un’operazione-verità, nemmeno Bergoglio, a meno di non ammettere di avere qualcosa da nascondere.

 

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Codice Bergoglio: come il falso papa Francesco sta rovesciando la fede cattolica nel nuovo messale

 

La personalissima spiritualità di Bergoglio non ha niente a che spartire col Cattolicesimo, nonostante l’apparenza. Anzi, il "Bergogliesimo" ne costituisce l'antitesi.

Per i cattolici, questo può essere consentito solo dal fatto che Francesco non è il papa, (visto che Benedetto XVI si è autoesiliato in sede impedita) e quindi non ha il munus petrino, l’investitura divina che garantisce al papa  l’infallibilità ex cathedra e l’assistenza dello Spirito Santo nell’insegnamento (Art. 892 CCC).

 

Il Bergogliesimo è, dunque, una sorta di anticristianesimo filo-massonico (nascosto da una colata di propaganda buonista-emozionale) che, nella sua essenza, attinge a Modernismo, Esoterismo, Neoluteranesimo, Neopaganesimo, Neognosticismo, Neoarianesimo, Neomarcionismo e a varie altre eresie come l’Apocatastasi (vulgo “misericordismo”). Come un tarlo, questa inversiva neoreligione mondialista sta corrodendo il Cattolicesimo autentico dall’interno, tramite sottili, impercettibili, ma devastanti cambiamenti...

 

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